La trasformazione da coppia a genitori avviene prima della nascita del figlio atteso poichè inizia dalla ricerca stessa della genitorialità. La coppia fa proprio un progetto condiviso desiderando il cambiamento da diade a triade per fare spazio e accogliere un figlio proprio realizzando così un sogno.
Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, in Italia una coppia su cinque ha difficoltà a procreare per vie naturali (il doppio rispetto a 20 anni fa) e la Procreazione Medicalmente Assistita è un’opportunità preziosa e unica per molte di loro.
La Procreazione Medicalmente Assistita durante l’emergenza Covid-19
All’inizio di marzo 2020 con la diffusione del Covid-19, insieme alla chiusura di molti servizi del nostro Paese, anche i centri specializzati nel trattamento dei problemi d’infertilità hanno chiuso le porte alle coppie che stanno percorrendo il faticoso cammino della procreazione medicalmente assistita, con una stimata perdita di natalità mensile di circa 1500 bambini, dovuta alla mancata esecuzione di circa 8000 trattamenti.
Questi numeri ci raccontano la storia di tutte quelle coppie che stanno affrontando la ricerca di un figlio appoggiandosi alle tecniche di riproduzione assistita e che nel momento in cui il proprio centro di riferimento chiude (seppur temporaneamente) a causa di una pandemia, vedono ridursi le proprie possibilità di arrivare all’obiettivo di una gravidanza.
L’impossibilità di proseguimento del proprio percorso di procreazione medicalmente assistita fa nascere in molte coppie, tante donne e tanti uomini, la sensazione di perdere occasioni; magari questo “tentativo” era quello giusto, chissà quando torneremo ad avere tutti gli esami necessari al transfert, e molti altri pensieri che si fanno spazio, portando con sé diverse emozioni positive e negative, che spesso prendono il sopravvento.
Anche la dimensione del tempo assume particolare importanza; sappiamo che l’età di una donna è un fattore fondamentale nella ricerca di una gravidanza e l’obbligatorietà ad attendere il prossimo tentativo senza avere una data, senza vedere l’orizzonte o la fine di questa situazione, può far nascere sensazioni discordanti nella persona e far emergere timori e paure, talvolta minando anche l’equilibrio della coppia e il rischio di conflittualità tra i partner.
La coppia si ritrova di fronte ad un evento inatteso e imprevisto che in poco tempo allontana maggiormente il progetto condiviso di genitorialità; questo momento di attesa potrebbe far emergere sentimenti di perdita della speranza, sfiducia nel raggiungimento di un risultato positivo nel proprio percorso di procreazione medicalmente assistita, sentimenti di isolamento o solitudine.
Si può assistere a differenti reazioni da parte dei partner, che se non si concedono reciprocamente del tempo per l’elaborazione dei vissuti, rischiano di inciampare in fraintendimenti, creando distanze dove invece ci sarebbe bisogno di accoglienza, vicinanza e sostegno reciproco. Parlare delle emozioni che ci invadono e che ci accompagnano durante queste lunghe giornate, può aiutare a condividere i propri timori e preoccupazioni, rendendole un pochino più leggere e creando senso di vicinanza.
La Procreazione Medicalmente Assistita: l’importanza del supporto psicologico
L’importanza del supporto psicologico nei casi di infertilità e procreazione medicalmente assistita è da individuarsi nella possibilità di fornire alla coppia e al singolo uno spazio nel quale si abbia l’occasione di integrare aspetti psicologici all’esperienza corporea, i quali sono strettamente connessi tra loro. Inoltre aiuta a ridurre lo stress legato all’attesa, ai pensieri negativi e più in generale alla diagnosi di infertilità, ma anche ad affrontare in modo più positivo l’intero percorso e a rialzarsi da un eventuale fallimento.
Inoltre, un tema dibattuto all’interno della comunità scientifica riguarda come lo stato mentale con cui il singolo e la coppia affronta il percorso condizioni molto anche i risultati che possono essere raggiunti dalla coppia stessa nella risoluzione e nell’individuazione di soluzioni al proprio problema d’infertilità.
In conclusione, è indispensabile offrire alle coppie, alle donne e agli uomini, la possibilità di ottenere un accompagnamento psicologico in tutte le fasi del percorso di Procreazione Medicalmente Assistita, poiché il cammino che si prospetta è faticoso e non assicura come meta finale la risoluzione del problema d’infertilità, ma dona sicuramente la speranza del raggiungimento di un desiderio grande, come può essere quello di un figlio e dell’essere genitori.
Una speranza che andrebbe salvaguardata anche dai periodi più ombrosi (come una pandemia mondiale), per permettere l’emergere delle nostre risorse e della consapevolezza dei nostri obiettivi oltre gli ostacoli.
Progetto SPIGA (Sostegno Psicologico per l’Infertilità e la Genitorialità Attesa) offre sostegno individuale e di coppia alle persone che stanno attraversando le fatiche emotive e relazionali legate all’infertilità e al desiderio di genitorialità.
Per informazioni contattare la segreteria del Polo di Psicologia al numero verde 800 912111 o via mail all’indirizzo polo@psicologosaronno.com