Vi sono situazioni ove le difficoltà di apprendimento lamentate non sono esattamente confinate ad un ambito specifico (lettura, scrittura, calcolo, memoria…), ma invece estese e generalizzate in tutti i contesti di apprendimento. I bambini con difficoltà aspecifiche fanno spesso fatica a comprendere e successivamente recuperare le informazioni rilevanti di un testo, fanno fatica a padroneggiare i processi logici di ragionamento nei problemi aritmetici o nell’identificare le relazioni causa-effetto (ad esempio in scienze); spesso incontrano difficoltà nel mantenere nella memoria più informazioni contemporaneamente (nei problemi di geometria ad esempio).
In questi casi la prestazione del bambino ai test specifici, non è sostanzialmente al di sotto di quanto previsto in base alla sua età cronologica ed al suo livello intellettivo, in presenza di un livello d’istruzione adeguata (DSM-IV) ma interferisce ugualmente in maniera significativa sul suo rendimento scolastico.
Può accadere altresì che queste difficoltà siano poi secondarie ad altre patologie evidenziate precedentemente come ad esempio sordità o forti difficoltà visive, neurologiche, genetiche o cognitive (ritardo mentale). In questi casi le difficoltà di apprendimento sono una conseguenza diretta di un disturbo precedente.
In entrambe le situazioni è importante capire la fonte delle difficoltà riportate e successivamente intervenire per potenziare le abilità carenti nel bambino ed aiutarlo nella quotidianità delle attività che dovrà svolgere, a scuola ed a casa.